(Iglesias, 1916 – Cagliari, 1984)
Nato a Iglesias nel 1916, Foiso Fois si forma a Genova, Firenze e Torino, dove consegue il diploma di Laurea presso l’Accademia Albertina. Si trasferisce poi a Cagliari dove avrà l’opportunità di allestire nel 1949 la sua seconda mostra personale che, anche per merito degli studi compiuti nel Nord Italia, teneva conto di diverse esperienze contemporanee stimolando inedite riflessioni nell’ambiente artistico e intellettuale locale. Per via della professione paterna, Foiso ha avuto modo di confrontarsi con le problematiche legate al mondo del lavoro in miniera. Esse incidono profondamente sulla sua arte, sul suo impegno sociale e sulla sua visione dell’autonomia regionale, portandolo ad affiancare alla matrice espressionista i principali tratti dell’estetica neorealista.
Con la scelta di aderire a questa corrente, il cui massimo esponente è Renato Guttuso, Fois sposa la volontà di un ritorno alla verità delle cose, ribadendo una scelta che, prima ancora di essere artistica, è di natura morale e politica. Il suo operato costituisce una novità assoluta in Sardegna, tanto da fargli guadagnare il merito di aver contribuito all’inaugurazione della stagione delle avanguardie artistiche isolane.
L’aderenza ai precetti del neorealismo non gli impedisce tuttavia di sviluppare una cifra stilistica inconfondibile, connotata da una composizione pittorica generalmente frazionata in campiture di colore acceso, prevalentemente piatte, nettamente distinte l’una dall’altra secondo un ideale impianto geometrico. Verso la fine degli anni Cinquanta il colore prende il sopravvento rispetto alla composizione e allo strutturalismo. Si può considerare massima espressione della natura pittorica dell’artista il ciclo di tre pannelli intitolato Storia di Sardegna (1971): sua ultima grande opera dichiaratamente politica, costituisce un omaggio alla storia sociale dell’isola e si sviluppa con un linguaggio completamente diverso, quasi prossimo all’astrazione, ma con il medesimo desiderio di incidere sulla realtà.
Dell’ultimo periodo sono le opere in cui dominano i soggetti naturalistici dell’ambiente mediterraneo e, nonostante prediligesse la pittura, nel corso della sua carriera ha realizzato diversi lavori grafici (a china, a pennarello, acquerelli e pastelli) e pregiate xilografie e litografie. Fois ha contatti con vari artisti della sua epoca, fra i quali Maria Lai, Aligi Sassu, Pinuccio Sciola ed il grande fotografo Henri Cartier-Bresson. Successivamente alla sua attività di critico, che lo impegna nella recensione di varie mostre per il quotidiano L’Unità e per testate regionali, tra gli anni ‘40 e ‘50 si dedica alla didattica, ricoprendo il ruolo di professore e preside del Liceo Artistico di Cagliari, istituzione a lui intitolata a partire dal 2005.