ANTONIO MURA

(Aritzo, 1902 – Firenze, 1972)

Pittore e incisore, Antonio Mura è tra i più rilevanti artisti sardi del Novecento. Artista completo, sia per preparazione professionale che per adeguata cultura, amò ritrarre i volti della sua gente, particolarmente di bambini e di vecchi, di cui coglieva la gioiosità, la serenità e l’insondabile profondità che glorifica la vita in ogni sua manifestazione.

Apprezzato ritrattista, venne chiamato anche a dipingere le principali autorità del suo tempo: dei tanti ritratti realizzati si ricorda quello eseguito a Roma nel 1937 al cardinale Pacelli (che diventerà in seguito Papa Pio XII) su commissione dell’Università Cattolica di Washington. Animato da intensa spiritualità e sentimento religioso, Antonio Mura coronò la sua vita di artista, in età matura, con la realizzazione di una ventina di pale d’altare, opere notevoli per composizione, esecuzione e dimensioni.

Questi dipinti furono realizzati in un arco temporale di 28 anni, dal 1942 al 1970, una la realizzò a Oristano per la chiesa del Sacro Cuore. Valente xilografo, allievo del famoso Adolfo De Carolis, ottenne importanti apprezzamenti sia in Italia che all’estero. Anche nel campo della xilografia si distinse per i soggetti di carattere sacro, riuscendo ad imprimere nei volti e nelle figure rappresentate un’espressione di rara intensità, nonostante la difficoltà della tecnica xilografica. Alla figura e all’opera di Antonio Mura è stato dedicato, nel 2019, un museo ad Aritzo (NU), suo paese natale.