(Cagliari 1989 – Cagliari 1994; Cagliari 1896 – Cagliari 1978)
Artiste schive e riservate, la produzione artistica delle sorelle Coroneo si può suddividere in due fasi distinte. Nel primo periodo, conclusosi con la Seconda Guerra Mondiale, le due sorelle si sono occupate prevalentemente di illustrazioni e della fabbricazione di piccoli quadri in panno lenci, i cui soggetti erano costituiti principalmente da figure stilizzate dal gusto liberty. Nel secondo periodo invece, realizzano rappresentazioni quasi espressionistiche ottenute con materiali poveri e di recupero.
Albina e Giuseppina Coroneo esercitano la manualità tramite l’esperienza diretta conseguita nel negozio d’antiquariato del padre, nel quale egli praticava anche la riparazione delle bambole. Il loro linguaggio segnico e visivo risente delle influenze che esercitavano le riviste illustrate per signore e per bambini, che al tempo pubblicavano anche i disegni e i racconti delle lettrici. Le due sorelle iniziano a farsi conoscere al pubblico in questo modo, attraverso le pubblicazioni a carattere prevalentemente decorativo inviate a questi giornali.
La nomea delle Coroneo però, si fa altisonante solo negli anni Quaranta, quando partecipano alla Triennale di Milano esponendo oltre alle illustrazioni i loro manufatti. La loro produzione si inquadra nella generale riabilitazione dell’arte popolare, che in Sardegna aveva una fucina d’avanguardia comprendente tanti uomini quante donne. Nonostante numerosi artisti si siano accostati al loro lavoro, le Coroneo hanno sempre mantenuto uno stile di vita modesto, continuando le loro produzioni nel retrobottega del negozio antiquario che gestivano da sempre.