(Cagliari, 1932)
Zaza Calzia intraprende gli studi all’Istituto d’arte di Sassari nel quale dal 1961, chiamata dal dirigente Mauro Manca, ritorna come docente di Progettazione e Disegno professionale e dove dirige il laboratorio di Decorazione pittorica. Con lo stesso ruolo, dal 1975 al 1997, insegna all’ Istituto d’arte di Roma, dove vive ancora oggi. Esordisce artisticamente negli anni Cinquanta, muovendosi nell’ambito della ricerca informale, con una mostra alla Galleria d’arte moderna di Roma, segnalandosi per l’attualità del suo linguaggio espressivo.
Nel 1966 presenta a Sassari la sua prima personale alla Galleria “A” ed entra a far parte del gruppo che in Sardegna si adopera per rendere moderna l’arte isolana e portarla ad un livello internazionale (Gruppo A). Intanto collabora come designer con l’ISOLA per la realizzazione di manufatti di cui fornisce i progetti. Nonostante rimanga legata al clima informale sperimenta fin dagli anni Sessanta tecniche innovative e singolari inserendo sulla tela valori pittorici metallici o elementi di provenienza industriale.
Mentre prosegue la sua ricerca pittorica con gli acquerelli e gli acrilici, scopre l’uso del collage e lo interpreta in maniera personale tanto da farne la sua cifra stilistica originale e creativa. A partire dal 1967 si dedica anche alla letteratura per l’infanzia portando nell’editoria il suo spirito giocoso e festoso. È stata sposata con il pittore Nino Dore (Sassari, 1932 – Roma, 2013), altra grande figura dell’arte contemporanea in Sardegna. Ancora oggi Zaza Calzia continua, determinata e creativa come sempre, a lavorare con gli strumenti dell’arte spostandosi tra Roma e la Sardegna.