ANTONIO CABONI

(Cagliari 1786 – Cagliari 1874)

Antonio Caboni non ebbe una formazione accademica, ma dalle sue opere traspare la conoscenza dei grandi incisori italiani e dei modi del contemporaneo e conterraneo Giovanni Marghinotti. Lavorò prevalentemente a Cagliari dove, fra le tante commissioni, va ricordata quella per i due ritratti ufficiali di Carlo Alberto e Vittorio Emanuele II per il Palazzo Viceregio, segno evidente del prestigio artistico raggiunto. Nel 1842 affrescò il presbiterio della basilica di Santa Croce coi Santi Maurizio e Lazzaro; fra il 1843 e il 1845 decorò la cupola e la volta del Duomo, dove è ancora visibile il riquadro con la Gloria di Santa Cecilia, mentre sono andate perdute le Quattro Virtù Cardinali Personificate.

Sempre a Cagliari, dipinse un San Girolamo Emiliani per la chiesa di San Lucifero (1844) e La Madonna della Salute per la chiesa di Sant’Antonio Abate. Decorò a fresco anche la volta e la navata della chiesa parrocchiale di Orune (Nuoro). Lavorò anche oltremare soprattutto in Piemonte. La sua attività nell’arcidiocesi di Oristano è ben marcata dalla presenza da tante opere pittoriche a soggetto sacro, tra queste spiccano il quadro realizzato nel 1840 per la basilica di Santa Giusta ritraente le sante Giusta, Giustina ed Enedina e quello realizzato nel 1861 per il Santuario della Madonna del Rimedio.