Antonio Ortiz Echague


(Guadalajara, Spagna, 1883 – Buenos Aires, 1942)
Vincitore di una borsa di studio, si reca a Roma nel 1904 presso l’Accademia Spagnola di Belle Arti della città.
Costumbrista convinto, si reca in Sardegna, terra della quale rappresenta i costumi e gli usi, le scene di vita quotidiana e sociale. E’ a Bono, Ittiri, Marmoiada, Nuoro, Sassari ma è ad Atzara, dove giunge nel 1907, che rimane colpito dalla bellezza del paese e dalla gente del posto, paese ove era già stato, nel 1900, il pittore madrileno Eduardo Chicharro.

Sia Chicharro che Ortiz dipingono tra le vigne e le cantine della zona, favorendo lo sviluppo di quella che viene considerata la Scuola di Atzara, un cenacolo vero e proprio a cui attendono i maggiori pittori sardi del 900, da Giuseppe Biasi a Mario Delitala, da Filippo Figari a Stanislao Dessy, a Antonio Ballero e ad Antonio Corriga. La sua opera “Fiesta de la confradia de Atzara” è conservata nel Museo San Telmo a Donostia, San Sebastia, in Spagna. Il suo dipinto “Mujeres de Cerdena”, del 1908, è conservato presso la Pinacoteca Comunale di Atzara, a lui intestata.