(Sassari, 1885 – Adorno Micca, 1945)
Giuseppe Biasi, importante pittore sardo del Novecento, nasce a Sassari nel 1885. Poco più che adolescente inizia a pubblicare caricature sui fogli umoristici sassaresi e si dedica alla pittura. Nel 1904 parte per Roma, dove il poeta sassarese Salvator Ruju lo introduce nella redazione del quotidiano in lingua francese L’Italie e del settimanale socialista Avanti! della domenica.
Nel 1907 intraprende il primo di una serie di viaggi nei paesi della Sardegna e nel 1908 consegue la laurea in Giurisprudenza. L’anno successivo inizia la collaborazione con le sue illustrazioni per la narrativa della scrittrice Grazia Deledda. Nel 1914 partecipa alla Biennale di Venezia, e l’anno successivo parte per il fronte, dove sarà ferito ad una gamba da una granata. Nel 1916 si trasferisce a Milano, parteciperà alla Biennale di Venezia nel 1920, ottenendo il premio dell’Opera Nazionale Combattenti.
Importante per la sua produzione la sua permanenza in Africa, dove si reca nel 1925. Nel 1939 sarà di nuovo nella sua Sassari per una personale di paesaggi. Esegue il mosaico dello scalone del Palazzo di Giustizia di Sassari e la decorazione della chiesa di Fertilia. Nel 1941 allestisce una personale a Nuoro e una in dicembre a Biella, dove soggiorna ripetutamente e nella quale si ferma quando la guerra interrompe le comunicazioni con la Sardegna. Verrà arrestato il 2 maggio del 1945 con l’accusa di essere una spia delle SS e morirà poco dopo, durante un trasferimento da un carcere a un altro, colpito alla testa da un sasso.