(Bosa, 1889 – Roma, 1982)
Melkiorre Melis nasce a Bosa nel 1889 e si avvicina alla pittura quando, ancora studente, conosce l’artista Emilio Scherer, giunto ne suo paese per decorare la Cattedrale. Ormai indirizzato verso lo studio della pittura, il giovane Melkiorre si trasferisce a Roma per frequentare l’Accademia di Belle Arti insieme all’amico Carmelo Floris.
Il suo maestro Duilio Cambellotti ben presto nota il suo talento e lo incoraggia a lavorare anche come grafico. Negli anni Dieci del ‘900 collabora come illustratore con l’Officina delle Arti Grafiche Palombi e con il giornale sardo “Sale e pepe”, e nel frattempo comincia a farsi conoscere su larga scala esponendo presso la Mostra degli Amatori e Cultori di Belle Arti di Roma. Le opere esposte nelle varie mostre nazionali, conservano sempre un forte legame con la Sardegna e sono caratterizzate da una linea forte e da un acceso cromatismo.
Nel 1919 inizia a collaborare con “La rivista sarda” e a lavorare come ceramista: a questa attività si lega quella di illustratore di diverse altre riviste e di scenografo per il cinema. Nel 1921 decora in tipico stile sardo la Casa d’Arte Marinara, dove si occupa ance della decorazione e dell’allestimento della Sala delle Sirene. Sempre molto legato alle arti della sua terra, nel 1929 si occupa della scenografia e del film La grazia, tratto da un brano di Grazia Deledda. Dopo aver tenuto diverse mostre nazionali ed internazionali, nel 1934 viene nominato direttore della Scuola Musulmana di Arti e Mestieri di Tripoli.
Qui rivoluzione il sistema della produzione artigianale: le maioliche tripolitane cominciano ad avere visibilità grazie a lui, tanto che viene istituita la Scuola Artigiana di Maiolica Libica di cui Melkiorre ne è il direttore. Tornato in Italia nel 1942, continua ad occuparsi di ceramica, dirigendo una scuola a Roma. Nel frattempo continua a dipingere e a prender parte a mostre sarde e romane, adottando un linguaggio espressionista arricchito di soggetti arabi. Muore a Roma nel 1982.