Sé come un altro definisce la sua ragione d’essere attorno al tema dell’identità.
La selezione dei ritratti qui presenti fornisce lo spunto per una riflessione non solo storica ma anche teoretica. La moltitudine di opere in mostra rivela stili, gesti, movimenti, tecniche ed espressioni molto diverse fra loro ma c’è un elemento che suggeriamo di indagare e che caratterizza il nostro viaggio fra i ritratti: l’identità sociale di colui che è ritratto e l’identità personale di chi ritrae. Questo rapporto, questa chiave di accesso all’opera, ci permette di andare oltre la semplice osservazione e abbattere la distanza tra noi e l’osservato, ci offre la possibilità di abitare lo spazio rappresentato, di praticare un viaggio nella personalità emotiva dell’autore. Riscontreremo spesso che questa dimensione ermeneutica la esperiamo soprattutto nella generazione del Contemporaneo presente, maggiormente svincolato da legami di committenza, molto più attento a narrare se stesso nella speranza di potersi orientare, conoscersi e riconoscersi attraverso la capacità di stare al mondo, proprio come l’homme capable di Paul Ricoeur.
Partiamo dal particolare per scoprire la storia, per compiere un cammino di conoscenza, di scoperta, leghiamoci ad un autore, ad un pensiero, ad un’opera, condividiamo, alimentiamo la reciprocità e avremo la certezza di non essere soli nell’incertezza che spesso ci sovrasta.
Antonello Carboni, Silvia M.R. Oppo