Giovedì 13 febbraio, alle ore 18.30, in occasione della Solennità di Sant’Archelao, Patrono
dell’Arcidiocesi e della Città di Oristano, sarà inaugurata presso il Museo Diocesano Arborense la
mostra fotografica Terra da abitare. Bellezza da custodire.
Il Coordinamento regionale per il Progetto Culturale della Conferenza Episcopale Sarda, con
l’intenzione di raccogliere la “sfida urgente di proteggere la nostra casa comune”, lanciata da
Papa Francesco nella sua Lettera Enciclica Laudato sì (cfr. n. 13), ha promosso il progetto
Sardegna, terra da abitare, bellezza da custodire.
Il progetto prevede una serie di iniziative mirate a far riflettere sui gravi problemi ambientali e
sociali che affliggono la società e che interpellano la coscienza dei sardi sul piano umano,
culturale e spirituale.
Tra le varie iniziative il progetto fotografico “Terra da abitare. Bellezza da custodire” realizzato da
10 fotografi nelle aree delle dieci diocesi della Sardegna. I fotografi coinvolti sono: Pierluigi Dessì
(area Santa Gilla di Cagliari); Roberta Masala (area Portovesme); Anna Piroddi (area Ogliastra);
Gigi Murru (area Pratobello, Nuoro); Simona Sanna (area lago Omodeo); Marianna Ogana (area
Porto Torres); Mario Arca (area Tossilo, Campeda); Tiziano Canu (area costa Olbia); Stefano Pia
(area Monte Arci); Tiziano Demuro (area Foresta Burgos). La curatela è di Salvatore Ligios
responsabile dell’Associazione culturale Su Palatu Fotografia.
Il percorso fotografico si propone di riflettere sulla contraddizione spesso evidente tra bellezza e
degrado in Sardegna, quasi un “gioco di contrasti” che rivela quanto sia necessario custodire e
difendere la nostra terra, liberandola da scelte e progetti rivelatisi contradditori e controproducenti.
Saranno visibili 100 stampe fotografiche a colori e in bianconero, accompagnate dai testi di
presentazione scritti dagli stessi autori delle immagini.
La mostra sarà inaugurata da Mons. Roberto Carboni, Arcivescovo Metropolita di Oristano.
Saranno presenti il curatore Salvatore Ligios e i fotografi.
Il progetto è realizzato per iniziativa del Coordinamento regionale per il progetto culturale della
conferenza Episcopale Sarda in collaborazione con il Servizio nazionale della CEI, l’Arcidiocesi di
Oristano, il Museo Diocesano Arborense, l’Associazione culturale Su Palatu Fotografia e la Soter
editrice.