Dossale

Dossale

Nel dossale a tempera su tavola con fondo oro, sette arcate lignee in rilievo, dorate e sostenute da snelle colonnine, scandiscono lo spazio come fossero una sorta di loggiato, all’interno del quale sono collocate le figure, protagoniste della composizione. Il dossale che fino al 2016 si trovava nell’episcopio arborense, secondo alcuni studiosi dell’Ottocento, ebbe come sua prima destinazione la cattedrale di Santa Giusta e il suo spostamento è antecedente al 1861 (Giovanni Spano). Tuttavia non possiamo escludere, data la presenza di santi francescani (San Francesco d’Assisi e forse Santa Chiara), che ab origine potesse collegarsi con una committenza francescana.

Si deve a Giovanni Previtali (1962) l’attribuzione dell’opera a Memmo di Filippuccio e l’individuazione del  possibile committente nell’arcivescovo di origine sangimignanese Scolay de Ardinghellis, già titolare di Tiro nel 1292, e che assunse nel 1296 la reggenza della diocesi di Arborea, fino alla sua morte nel 1299 (o 300). Secondo Previtali risalirebbe al periodo in cui Memmo operò a S. Gimignano, la conoscenza col vescovo Scolay de Ardinghellis, che avrebbe commissionato l’opera all’artista, forse per la propria cappella privata, nella nuova sede arcivescovile in Sardegna (1296-1299/30).

Di recente (Nicoletta Usai, 2010) è stata avanzata l’ipotesi che l’opera appartenga piuttosto all’ambito pisano e al cosiddetto Maestro di S. Torpè. Il dossale potrebbe essere stato commissionato da Mariano II Bas-Serra, giudice del Regno d'Arborea e cittadino giurato della città di Pisa dal 1265, che morì nel 1297 (terminus ante quem per la datazione dell’opera).

Il dossale costituisce probabilmente la prima opera a fondo oro giunta nell’Isola, e insieme ai libri liturgici miniati del Duomo di Oristano, una delle prime testimonianze della cultura gotica toscana ispirata dalla cultura francescana. Ricordiamo che la città, capitale del giudicato d’Arborea, aveva ospitato una comunità francescana, erigendo un significativo complesso conventuale tra il 1250 e il 1280, quando giunsero altre significative opere dalla Toscana.

Quanto sono chiare le informazioni su questa pagina?

Grazie, il tuo parere ci aiuterà a migliorare il servizio!

Quali sono stati gli aspetti che hai preferito? 1/2

Dove hai incontrato le maggiori difficoltà?1/2

Vuoi aggiungere altri dettagli? 2/2

Inserire massimo 200 caratteri

Newsletter

Strumenti di accessibilità